Friedrich Hegel
Per Hegel la filosofia è scienza rigorosa, strumento privilegiato di comprensione di una realtà colta come "processo" e incessante divenire.
Secondo Hegel tutta la realtà è la manifestazione, il
dispiegarsi progressivo di un unico principio razionale: lo spirito definito
anche idea o Assoluto.
Tale principio è onnicomprensivo, nel senso che costituisce
un organismo unitario di cui ogni cosa, ogni evento e ogni individuo non sono
che manifestazioni particolari e nel quale ogni scissione trova una conciliazione.
A questo proposito Hegel afferma che "Ciò che è
razionale e reale; e ciò che è reale è razionale. Lo spirito non è sostanza ma
processo, e la sua verità è essenzialmente risultato, ossia si manifesta in
tutta la sua pienezza soltanto alla fine del processo stesso, in cui ogni
momento si trova conciliato e superato in una sintesi superiore.
Legge intrinseca del divenire dello spirito è la dialettica.
- essa è regola interna della realtà e nello stesso tempo, la
legge del pensiero, in quanto la realtà coincide con la ragione e dunque il
piano ontologico e quello logico si corrispondono.
Il processo dialettico si compone di tre momenti:
-
intellettuale
o astratto cioè la tesi, coincide con la determinazione delle cose. A questo
livello la realtà appare costituita di oggetti separati e staticamente
contrapposti gli uni agli altri.
-
dialettico
o della negazione cioè l'antitesi: in esso ogni determinazione si scopre
unilaterale e limitata, cogliendo il suo nesso inscindibile e necessario con la
determinazione opposta.
-
speculativo,
che al momento negativo dell'opposizione, sostituisce quello positivo della
sintesi. Questa presenta la negazione della negazione e, pertanto, implica
l'affermazione dell'unità delle determinazioni opposte, le quali vengono compromesse
come momenti, parziali e unilaterali, di una realtà superiore.
La razionalità del reale
I tre concetti chiave della filosofia hegeliana sono:
1. la convinzione della razionalità del
reale, per cui, tutta la realtà coincide con il dispiegarsi progressivo di un
principio razionale (l'idea dell'assoluto), il quale : è onnicomprensivo e non è sostanza ma processo
⤷ dunque:
-la sua verità si rivela alla
fine, in cui si realizza la sintesi dei momenti precedenti
-la filosofia è descrizione di ciò che è già avvenuto e comprensione della struttura razionale degli eventi
-metafora della nottola di Minerva
2. l'idea che la verità coincide con il tutto, cioè non consiste in una considerazione parziale delle cose (astrazione), ma nella loro visione completa e globale
⤷ infatti -ogni cosa o aspetto del reale ha un senso
che risiede nella sua relazione con tutti gli altri
3. la concezione dialettica della realtà
e del pensiero, secondo cui, la realtà e il pensiero seguono la medesima legge
di sviluppo, che si compone di tre momenti:
-
intellettuale
o astratto(tesi) ⟶ l'affermazione o posizione di un
concetto astratto e limitato
-
dialettico
o quella della negazione(antitesi) ⟶ la negazione della tesi come
concetto limitato e finito
-
speculativo(sintesi)
⟶ la negazione della negazione, che è affermazione dell'unità
delle determinazioni opposte
La Fenomenologia dello spirito
Hegel mostra il cammino della coscienza verso l'Assoluto e la
piena consapevolezza di sé stessa (autocoscienza) nella Fenomenologia dello
spirito.
Le tappe necessarie di tale processo evolutivo sono
rappresentate da quelle che l'autore definisce le figure della coscienza.
Ne sono esempio la figura del servo-padrone, in cui si mostra
il percorso dialettico che la coscienza deve affrontare per affermare la
propria identità, e quella della coscienza infelice, caratteristica della
coscienza cristiana, che aspira all'infinito ma non ha la possibilità di
raggiungerlo.
Nell'idealismo hegeliano la coscienza ottiene la più alta e
perfetta nozione di sé stessa. Questa consapevolezza non si raggiunge se non ha
perso di fatica e sacrificio.
Tale è appunto la dialettica della storia, che mostra il
divenire della vita spirituale attraverso la contraddizione: a ogni posizione determinata
(la tesi) corrisponde infatti, un'altra opposta posizione(l'antitesi) da cui
scaturisce la sintesi, o risultato, che, a sua volta, dà origine a un nuovo
processo dialettico.
Quella di Hegel è, tuttavia, una prospettiva ottimistica, in
quanto, pur presentando il processo dialettico come sviluppo dinamico che
necessita della contraddizione della negazione, mostra anche come ogni
negatività e drammaticità siano superate in una visione globalmente positiva,
quella della sintesi.
A questo proposito bisogna sottolineare come il filosofo non
stabilisca un termine alla dialettica stessa della storia, che non appare come
un processo aperto, cioè continuamente perfettibile, ma chiuso, avente cioè un
risultato ben preciso e definitivo: il sapere assoluto e lo stesso sistema
hegeliano che ne è l'espressione.
Nella Fenomenologia dello spirito:
si presentano le tappe della vita dello spirito nel suo percorso
verso il sapere assoluto.
1. la fase della coscienza: la coscienza
conquista la consapevolezza di sé e della propria funzione costitutiva del
senso delle cose
2. la fase della autocoscienza: la
coscienza ottiene la conferma della propria identità e libertà
3. la fase della ragione:
l'autocoscienza si eleva a ragione e assume in sé ogni realtà
- si afferma una visione ottimistica e giustificazionista
della realtà e della storia, infatti:
lo sviluppo dialettico della realtà necessità della contrapposizione
e della negazione, ma le supera in una sintesi superiore, la quale:
- rivela l'intrinseca razionalità della storia e giustifica
ogni evento all'interno di una visione onnicomprensiva
- si identifica con il sapere assoluto e lo stesso sistema hegeliano
CONCETTI A CONFRONTO: la concezione dell'assoluto
FICHTE; l'Assoluto è l'io, un ente incondizionato e infinito che non dipende da
altro ed è fondamento di tutto ciò che è. L'io coglie se stesso giungendo
all'autocoscienza attraverso un atto di intuizione intellettuale
SCHELLING: l'Assoluto è il principio infinito e divino, creatore della realtà.
Esso è identità di soggetto e oggetto, natura e spirito. L'organo di
manifestazione dell'Assoluto è l'arte, la quale è sintesi di ispirazione
inconscia ed esecuzione cosciente.
HEGEL: l'Assoluto è il soggetto, Io spirito, l'idea, cioè il principio
razionale immanente nel mondo. Esso è processo, realtà in divenire, L'Assoluto
giunge alla piena coscienza di sé nella filosofia: i vari sistemi filosofici
non sono che tappe necessarie del farsi della verità.
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