Herbert Marcuse e Walter Benjamin

Herbert Marcuse e Walter Benjamin sono due importanti filosofi e teorici sociali associati alla Scuola di Francoforte. Entrambi hanno contribuito in modo significativo alla teoria critica e alla riflessione sulle dinamiche sociali, culturali e politiche.

 

Herbert Marcuse è noto per il suo lavoro sull'analisi della società industriale avanzata e sulla critica della razionalità strumentale. Una delle sue opere più influenti è "L'uomo a una dimensione" pubblicata nel 1964. In questo libro, Marcuse esplora l'alienazione e la manipolazione delle masse nella società capitalista avanzata, sottolineando la pervasività dell'ideologia e la conseguente limitazione della libertà individuale e sociale.

 

Marcuse afferma che nella società industriale è presente una quota addizionale di repressione, infatti, l’uomo e asservito al principio della prestazione, il quale comporta il soffocamento del principio di piacere che presiede alla sessualità.

Secondo lui vi sono tre vie di uscita dalla condizione di repressione:

-          L’arte -> alimenta l’utopia cioè la speranza che sia possibile ribellarsi alla logica del lavoro e della fatica

-          L’eros -> è una forza dirompente e “sovversiva” che comporta una contrapposizione all’ordine costituito

-          Il “grande rifiuto” -> deve essere opposto dai nuovi soggetti rivoluzionari al sistema capitalistico

 




Walter Benjamin, d'altra parte, ha fatto importanti contributi nel campo della filosofia, della teoria culturale e della critica letteraria. La sua opera più conosciuta è "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" (in tedesco: "Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit"). In questo testo, Benjamin esplora l'impatto della riproducibilità tecnica sull'arte e sulla cultura, analizzando il concetto di aura e l'effetto delle nuove tecnologie sulla percezione estetica.

 

Benjamin afferma che l’emancipazione dell’uomo è attesa messianica di un istante rivoluzionario che affonda le sue radici nel passato, infatti, la visione delle rovine della storia stimola la spinta verso un futuro migliore.

Lui sostiene che nell'epoca della riproducibilità tecnica l'opera d'arte si rende accessibile a tutti. Ciò comporta: la perdita della sua aura di sacralità e l'acquisizione di una valenza politica. Infatti, l’arte offre alle masse una nuova possibilità di contestazione dell’ordine esistente.

 

Entrambi Marcuse e Benjamin hanno affrontato temi come la critica della cultura di massa, l'alienazione, la reificazione e le dinamiche del potere nella società capitalistica. Le loro opere sono considerate importanti per la teoria critica e hanno influenzato significativamente il pensiero filosofico e sociale del XX secolo.


fonti immagini:

https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Benjamin

https://it.wikipedia.org/wiki/Herbert_Marcuse

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