Karl Marx

 


Karl Marx è stato un famoso filosofo, uomo politico, sociologo ma anche un economista, uno storico, un politologo e un giornalista di nazionalità tedesca.

 

Al centro del suo pensiero c’è la critica al materialismo, concetto cardine dell’economia, della società e della cultura capitalistica che caratterizza il suo tempo.

La sua opposizione al capitalismo e a tutto ciò che ne deriva è una delle chiavi fondamentali per la nascita delle ideologie socialiste e comuniste durante la seconda metà del XIX secolo. Marx è colui che ha dato vita alla corrente socioeconomica politica che prende il suo nome, il marxismo.

 

Per tutto questo Marx si è guadagnato il titolo di uno dei pensatori più influenti di sempre e

sicuramente della storia dell’Ottocento in termini di filosofia, politica ed economia.

 

L'origine della prospettiva rivoluzionaria di Marx

Il filosofo scrive numerose opere da cui traspare la sua ideologia e le sue critiche.

·       Ne ''L' ideologia tedesca'' prende le distanze da Hegel, del quale apprezza l'idea che la storia sia frutto di un processo dialettico e rifiuta la riduzione del reale all'ideale e la visione astratta.

·       Nelle ''Tesi su Feuerbach'' prende le distanze da Feuerbach, del quale apprezza tuttavia l'attenzione rivolta all'uomo come essere sensibile e concreto.

·       Ne ''La miseria della filosofia'' critica la posizione dei socialisti francesi, la quale è borghese ed utopistica, al contrario del socialismo scientifico fondato sull'analisi della realtà economica e orientato ad una sua trasformazione radicale.

·       Nel ''Manifesto del partito comunista'' esplicita l'obiettivo comunista, cioè abbattere il dominio della borghesia per affermare una società senza classi.

 

L'alienazione

Secondo Marx l'uomo risulta alienato a causa dello sfruttamento economico sistematico cui è sottoposto nella società capitalistica, che determina condizioni di vita estremamente drammatiche.

L'alienazione, dunque, è per lui un fatto concreto, legato a un preciso sistema di produzione, e si presenta in quattro forme diverse.

 

Il lavoratore è alienato:

-          nei confronti del prodotto del suo lavoro, che appartiene al capitalista;

-          nei confronti della sua stessa attività che, come forza-lavoro è venduta al capitalista al par del di qualsiasi altra merce;

-          in relazione alla sua stessa essenza che, consistendo nell'attività lavorativa, nel sistema capitalistico risulta espropriata, riducendo il lavoratore a una pura funzione animale;

-          nei confronti dei suoi simili, in quanto l'unico rapporto sociale è quello di dipendenza dal capitalista.



Per superare questi tipi di alienazione bisogna abbattere la società borghese e le sue istituzioni e realizzare la nuova società comunista, in cui è eliminata la proprietà privata dei mezzi di produzione ed è soppressa la divisione in classi.

 

Il materialismo storico

Il filosofo teorizza anche il materialismo storico, secondo cui vi è una base materiale - non più di carattere spirituale come pensavano gli idealisti - che rappresenta il motore della storia, cioè la struttura da cui deriva la sovrastruttura, ovvero l'insieme delle produzioni culturali.

Più precisamente, la storia è un processo dialettico che evolve sotto la spinta di dinamiche concrete di natura socio-economica.

 

Essa coincide con la trasformazione delle forme di produzione, cioè con il variare di epoca in epoca delle modalità con cui gli uomini soddisfano i propri bisogni.

Sono dunque le condizioni materiali che determinano le idee e pensieri degli uomini.

 

STRUTTURA = condizioni materiali -> ossatura economica della società (modi di produzione)

SOVRASTRUTTURA = le produzioni culturali che ne derivano (ideologia)

 

 

La sovrastruttura comprende le teorie filosofiche, scientifiche, etiche, le istituzioni politiche religiose, cioè tutti gli aspetti culturali di un epoca che, secondo il filosofo sono espressione della sua struttura economica.

-> In questo senso Marx afferma che la cultura è uno strumento di potere, in quanto manifestazione degli interessi della classe dominante, la quale elabora più o meno consapevolmente immagini mistificate e false della realtà (le ideologie) al fine di nasconderne le contraddizioni.

 

La struttura, invece, è costituita dai modi di produzione, ossia l'insieme di:

le forze di produzione (la forza-lavoro, le materie prime, i macchinari) - classe in ascesa

i rapporti di produzione (le relazioni tra i soggetti impegnati, che stabiliscono le forme della proprietà) - classe dominante

 

Le forze di produzione, a un certo punto dello sviluppo economico, entrano in contrasto con i rapporti di produzione che fino a quel momento le avevano garantite ed agevolate.

-> Dato che i rapporti di produzione sono espressione della classe dominante, mentre le forze produttive lo sono della classe in ascesa, il conflitto tra essi si specifica come lotta di classe.

Nella società capitalistica il conflitto tra il proletariato e la borghesia è destinato ad accrescersi sempre più sotto il peso delle insanabili contraddizioni insite nel sistema produttivo stesso.



Il sistema capitalistico e il suo superamento

 

Marx analizza la categoria della MERCE la quale ha un duplice valore, il valore d'uso e valore di scambio.

Egli analizza anche la merce-uomo, cioè l'operaio, che è proprietà del capitalista e produce altre merci in cambio di un salario.

Il filosofo, inoltre, afferma che il lavoratore produce valore non pagato (PLUSVALORE).                 

Dal plusvalore deriva il profitto del capitalista, che è dato dalla differenza tra il plusvalore (differenza tra valore effettivo di un bene e il lavoro impiegato per produrlo) e il capitale costante.

 

Vi sono delle contraddizioni insite nel sistema capitalistico:

Infatti, l'incremento della produttività richiede l’introduzione di macchinari, la quale comporta:

per i lavoratori -> lavoro unilaterale e ripetitivo - catena di montaggio (Ford)

per il capitalista -> caduta tendenziale del saggio di profitto, cioè che a un certo punto dello sviluppo, il profitto del capitalista anziché aumentare, diminuisce

L'unica soluzione al conflitto di classe è LA RIVOLUZIONE SOCIALE -> con l'obiettivo di instaurare la società comunista, in cui è abolita ogni forma di Stato e dove sono soppresse la proprietà privata e la divisione in classi.

   

Il marxismo si diffonde in Europa in connessione con lo sviluppo dei vari partiti socialisti e comunisti, in particolare nella Seconda internazionale si assiste allo scontro tra:

-          marxisti revisionisti, fautori di un programma di riforme con cui trasformare progressivamente la società;

-          marxisti rivoluzionari, sostenitori della rivoluzione sociale come mezzo inevitabile per l'instaurazione del Comunismo.

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